Come ogni ultima domenica del mese, arriva nelle vostre caselle di posta TGG Digest, la rubrica di rassegna stampa della newsletter The God Gap. In TGG Digest vi segnalo e racconto alcune notizie, apparse su giornali e magazine nel mese che si sta chiudendo, che intercettano i temi di cui ci occupiamo con la nostra newsletter.
Si tratta di un format diverso, dunque, da quello che ricevete ogni tre sabati e che approfondisce argomenti specifici. In questo caso teniamo invece il polso di fermenti di vario genere, che vanno dalle vicende interne alle varie denominazioni e confessioni (molte della quali in questi anni stanno vivendo importanti trasformazioni o affrontando scandali e crisi di vario genere) a questioni legali e giuridiche, da storie che provengono da comunità minoritarie ma estremamente vitali e in crescita, a profili e vicissitudini politiche e istituzionali a livello statale o federale.
Da questo numero, trovate ogni notizia già corredata con il link alla fonte. Trovate le rassegne dei mesi precedenti in homepage.
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The God Gap torna con un nuovo numero sabato 6 Luglio.
Nel frattempo, avete letto l’ultimo numero sul multiverso culturale, spirituale e religioso delle comunità asiatico-americane?
Se invece volete recuperare i primi numeri, potete fare un viaggio nel panorama religioso statunitense, esplorare il fenomeno in rapida crescita dei Nones (non affiliati) o il tema sempre attuale (e molto più avvincente di quanto sembri) del Primo Emendamento e della Separazione tra Stato e Chiesa. E se invece vi interessasse lo sport? Abbiamo anche quello!
Buona lettura e buon proseguimento d’estate!
In questo numero:
La Storia Rubata dei Nativi Americani
Scuola, Educazione e Religione
Congregazioni tra Inclusione e Discriminazioni
Politica e Religione
Le prime due storie che vi segnalo trattano, in modi diversi ma non poi così distanti, la spiritualità e la storia rubata dei NATIVI AMERICANI, riflettendo la tragica esperienza vissuta da questi popoli.
How Indigenous peoples are reclaiming their celebrations of the summer solstice − and using them to resist - The Conversation
Il solstizio d'estate rappresenta un momento significativo per i popoli nativi del Nord America, con profonde implicazioni culturali e spirituali. In Messico, i Wixárika della Sierra Madre Occidentale celebrano il solstizio con il festival di Namawita Neixa nel deserto di Wirikuta, considerato il luogo sacro di nascita del sole. Questo evento segna l'inizio della stagione di semina per i Wixárika.
Negli Stati Uniti, il solstizio è stato storicamente associato al Sun Dance, originariamente praticato dai Sioux e poi diffuso tra altre tribù delle Grandi Pianure. Tuttavia, nel 1883, il governo degli Stati Uniti iniziò una campagna per reprimere il Sun Dance, considerandolo illegale e imponendo pene severe, inclusa la prigione, per chi lo praticava. Questa repressione continuò fino al 1934, quando alcune pratiche furono parzialmente riammesse.
Solo nel 1978 il Congresso degli Stati Uniti approvò l'American Indian Religious Freedom Act, che sancì il diritto dei nativi americani a praticare le loro cerimonie tradizionali. Questo rappresentò un importante passo avanti nella lotta per la libertà religiosa e la preservazione culturale delle tribù native.
Oggi, le comunità native affrontano sfide continue, tra cui la devastazione ambientale dei loro territori sacri e l’appropriazione culturale. Negli anni '80, imprenditori non nativi hanno iniziato a commercializzare prodotti e pratiche indigene. Questo include l'organizzazione di cerimonie e danze a scopo di lucro, spesso prive di storia e contesto culturale. I profitti raramente ritornano alle comunità. Secondo il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, 1 nativo americano su 3 vive in povertà.
In risposta, durante una convenzione internazionale del popolo Sioux nel giugno 1993, è stata approvata all'unanimità una Dichiarazione di Guerra contro gli Sfruttatori della Spiritualità Lakota, invitando tutti i popoli indigeni a resistere allo sfruttamento e all'abuso delle loro tradizioni sacre. Questo ha portato a limitare la partecipazione di molte Sun Dance ai membri della tribù. Oggi, i nativi americani stanno ancora lavorando attivamente per preservare la loro cultura e spiritualità.
Il solstizio d'estate non è solo un evento astronomico, ma anche un momento cruciale per riflettere sulla resistenza e sulla resilienza delle comunità native nel preservare le loro tradizioni millenarie in un mondo in rapido cambiamento.
Episcopal Church grapples with ‘transformative role’ in Native American residential schools - Christian Century
Nell'ultimo decennio del XIX secolo e nei primi del XX, per la maggior parte dei bambini nativi, l'istruzione non era un diritto. Molti di loro venivano portati con la forza nelle scuole residenziali gestite dal governo e spesso da denominazioni religiose con contratti governativi. L'obiettivo di questa educazione era la completa assimilazione culturale nei modi degli americani di origine europea, con il divieto di pratiche culturali native, inclusi lingua, abbigliamento e danza. Questo sistema ha lasciato dietro di sé una scia di traumi e morti nel tentativo di assimilare in massa le comunità indigene nella cultura coloniale bianca.
Oggi, la Chiesa Episcopale, coinvolta nella gestione di almeno 34 di queste scuole, sta iniziando a confrontarsi con il ruolo rilevante che ha avuto in questa storia. In giugno, il Consiglio Esecutivo della Chiesa ha stanziato 2 milioni di dollari per un processo mirato a documentare l'impatto delle scuole gestite dalla Chiesa sugli individui e sulle comunità tribali per generazioni. Gli episcopaliani e la loro Chiesa hanno svolto un ruolo centrale nella creazione della Carlisle Indian Industrial School del governo federale, che divenne il prototipo per le scuole residenziali degli Stati Uniti.
Durante la Convenzione Generale della Chiesa Episcopale tenutasi a Louisville, Kentucky, si è tenuto un evento per testimoniare le eredità delle boarding schools ancora impattanti sulle famiglie e sulle comunità tribali. Nel frattempo, due commissioni episcopali incaricate della ricerca stanno chiedendo ai vescovi di concedere accesso agli archivi nelle loro regioni e di reclutare assistenti di ricerca.
Negli Stati Uniti, la storia delle boarding schools è ancora ampiamente trascurata nella coscienza collettiva e nei curricula storici scolastici. Le commissioni episcopali e i leader nativi affermano che è solo l'inizio di un lavoro di lungo termine necessario per la riconciliazione e la guarigione delle comunità coinvolte.
Con le prossime notizie entriamo invece nel campo delicatissimo della SCUOLA e dell’EDUCAZIONE e del ruolo della religione in essa—che almeno sulla carta dovrebbe essere inesistente negli Stati Uniti.
Louisiana Requires All Public Classrooms to Display Ten Commandments - NYT
La Louisiana è nuovamente al centro delle polemiche sulla religione nelle scuole. Nel 2023, è diventato uno dei circa 20 stati che richiedono o consentono l'affissione del motto nazionale "In Dio confidiamo" nelle scuole pubbliche. Ora, è diventato il primo stato a imporre l'affissione dei Dieci Comandamenti nelle aule delle scuole pubbliche, dei college e delle università. L’iniziativa sancita dalla firma del Governatore Jeff Landry ha suscitato reazioni accese da parte di gruppi come l'American Civil Liberties Union e la Freedom From Religion Foundation, che già hanno annunciato l'intenzione di contestare la legge in tribunale, definendola "evidentemente incostituzionale".
I sostenitori della legge, tra cui il Governatore Landry, sostengono che i Dieci Comandamenti contengono insegnamenti morali di valore educativo per gli studenti e che la loro esposizione non è solo una questione religiosa, ma anche storica. Argomentano che questi principi, derivati dalla Bibbia, hanno influenzato profondamente il sistema legale degli Stati Uniti e la moralità della società americana. Questa iniziativa fa parte di un più ampio movimento di gruppi cristiani conservatori per promuovere espressioni pubbliche di fede e sfidare legalmente le restrizioni tradizionali sulla religione negli spazi pubblici. La decisione di Landry è vista come un tentativo di capitalizzare sulle recenti decisioni della Corte Suprema, inclusa una del 2022 che ha garantito il diritto a un allenatore di football di pregare pubblicamente dopo le partite scolastiche.
E come avrete letto anche sui giornali italiani, in Oklahoma, tutte le scuole saranno obbligate a incorporare la Bibbia e i Dieci Comandamenti nei loro programmi scolastici, con effetto immediato. Lo ha annunciato il responsabile dell'istruzione dello stato, Ryan Walters, durante una riunione del Consiglio Statale dell'Istruzione. Walters ha sostenuto che la Bibbia è uno dei documenti fondamentali per la Costituzione e la nascita degli Stati Uniti, e che è essenziale per comprendere la storia del paese, la civiltà occidentale e il sistema legale. Argomenti dunque in linea con quelli della Louisiana. Avevamo parlato della situazione in Oklahoma e di altre iniziative simili già in febbraio.
Secondo Walters, ogni classe dello stato, dalla quinta alla dodicesima, dovrà avere una Bibbia, e tutti gli insegnanti dovranno usarla come parte del loro insegnamento. L'Interfaith Alliance, un'organizzazione nazionale che tutela le libertà religiose, ha criticato duramente questa decisione, definendola una coercizione religiosa che non dovrebbe avere posto nelle scuole pubbliche.
Questo nuovo memorandum arriva dopo che la Corte Suprema dell'Oklahoma ha bloccato un tentativo di stabilire la prima scuola charter religiosa finanziata pubblicamente nel paese. La corte ha ordinato allo stato di rescindere il contratto con la St. Isidore of Seville Catholic Virtual School, poiché, essendo una scuola charter, ossia pubblica seppur indipendente, deve essere non settaria. Walters ha criticato questa decisione, promettendo di continuare quella che per lui è una lotta per offrire più scelte educative ai genitori dell'Oklahoma.
At Florida homeschool convention, an education in MAGA politics - RNS
La pratica dell'homeschooling negli Stati Uniti è estremamente diffusa, per svariate ragioni anzitutto geografiche, ma anche sociali e culturali, con circa 1,7 milioni di bambini educati al di fuori delle scuole tradizionali. Tuttavia l’elemento politico pare svolgere sempre più un ruolo centrale. Le famiglie coinvolte provengono, infatti, da contesti molto diversi tra loro: urbani e rurali, sono controculturali, religiosamente conservative, liberali, non affiliate e includono anche persone neurodiverse, oltre a coloro che hanno scelto questa via a causa delle turbolenze della pandemia del 2020. Tuttavia, la convenzione annuale della Florida Parent Educators Association, svoltasi a Kissimmee, ha portatato in evidenza un aspetto più specifico del movimento.
Questo evento, il più grande del suo genere, ha attirato circa 18.000 partecipanti, con sessioni che trattavano temi generali come la gestione del tempo passato davanti allo schermo e l’implementazione di nuovi curricula matematici. Tuttavia, il messaggio predominante è stato politico piuttosto che educativo, riflettendo posizioni anti-democratiche, contrarie ai diritti delle donne, anti-pubblica istruzione e anti-LGBTQ+, spesso basate su interpretazioni bibliche letterali e fortemente legate alla destra religiosa del Partito Repubblicano.
Sebbene questo sia solo un segmento degli homeschooler americani, non tutti cristiani né conservatori, l'evento a Kissimmee ha accentuato l'associazione tra homeschooling, politica e valori conservatori. Questo fenomeno è evidente nelle numerose organizzazioni presenti alla conferenza, che includono gruppi come Trail Life USA e American Heritage Girls, alternative "centrate su Cristo" a Girl Scouts e Boy Scouts, nonché espositori come Turning Point USA, Eagle Forum e Liberty Counsel, noti per il loro allineamento con la destra religiosa e politica.
E ora addentriamoci nel variegato mondo delle CONGREGAZIONI religiose, scoprendo alcune storie di INCLUSIONE e pratiche alternative—ma anche di discriminazione.
Drag worship: Where queer faith and performance collide - RNS
Una drag artist, la cappellana queer Bonnie Violet Quintana, ha diretto per la prima volta un servizio liturgico al Boise Unitarian Universalist Fellowship in Idaho. Gli Unitariani Universalisti sono un movimento religioso, inclusivo e sincretico, nato negli anni sessanta, che pur provenendo dal Cristianesimo, fonde insieme insegnamenti e principi di varie filosofie, convinzioni e credo.
Questo evento inclusivo tenutosi a Boise ha visto anche performances di altre drag artists e testimonianze. Il sermone di Quintana ha ebnfatizzato l’importanza del ruolo di santuario delle comunità religiose, sottolineando come gli spazi spirituali stiano diventando più accoglienti per gli artisti drag.
L'evento rappresenta un esempio di come il drag, una forma d'arte di lunga data, stia emergendo in spazi pubblici più ampi. Organizzazioni come San Francisco Night Ministry ospitano il Drag Church, un servizio annuale che celebra la spiritualità queer attraverso liturgie guidate da artisti drag. Questi eventi non solo sostengono la comunità queer, ma sono anche una risposta a iniziative politiche che cercano di criminalizzare le performance di drag e le cure sanitarie per la conferma di genere per i minori.
Drag Church non è solo un atto di attivismo, ma una celebrazione della diversità e della creatività umana, integrata con elementi liturgici come letture, canti. Inoltre, eventi come il Drag & Spirituality Summit offrono un contesto interreligioso per drag performer e leader spirituali per esplorare il ruolo del drag nella guarigione spirituale e nella cura spirituale. Questi summit sono un'opportunità per l'integrazione e lo scambio di esperienze, educando sia i leader spirituali sia il pubblico generale sulla spiritualità queer.
How this Maryland pastor ended up leading one of the fastest-growing churches in the nation - APN
In un’epoca di declino della religiosità e chiusura delle chiese, alcune storie segnalano un trend contrario. È il caso della Kingdom Fellowship AME Church nel Maryland, facente parte della denominazione storicamente Nera African Methodist Episcopal. Fondata soltanto nel 2019, la congregazione guidata dal Reverendo Matthew L. Watley è cresciuta da circa 3.000 a quasi 8.000 membri, con una media di circa 2.500 partecipanti alle sue celebrazioni settimanali. Come abbiamo visto nello scorso numero, le chiese nei quartieri Neri sono tra quelle più colpite dalle chiusure a livello nazionale
Il successo della Kingdom Fellowship è stato alimentato dalla capacità di Watley di attrarre e servire la crescente comunità Nera che si è trasferita nei sobborghi di Washington, D.C. Oltre a ospitare importanti figure politiche e spirituali come la Vice Presidente Kamala Harris e il Senatore Raphael Warnock, Watley enfatizza una cultura di ospitalità e uguaglianza all'interno della chiesa, dove i membri sono incoraggiati a servire indipendentemente dal loro status sociale o professionale. Nonostante la rapida espansione e la costruzione di un nuovo centro di culto durante la pandemia di COVID-19, Kingdom Fellowship AME ha mantenuto una crescita continua, rispecchiando un desiderio profondo di comunità e spiritualità inclusiva tra i Neri protestanti americani.
A church where wellness meets spirituality - RNS
La presbiteriana Well Church NYC, conosciuta anche semplicemente come "The Well", unisce spiritualità e benessere in una comunità che va oltre le tradizionali pratiche ecclesiastiche. Fondato nel 2018 da Aaron Bjerke, il Well si riunisce la domenica nella Scandinavia House a Park Avenue, offrendo anche ritiri di benessere, cene sui tetti e meditazioni in tutta la città di New York. Pur radicato nella tradizione presbiteriana, il Well si rivolge a una vasta gamma di persone in cerca di significato spirituale, non solo ai cristiani tradizionali.
Bjerke, ex addetto alle relazioni pubbliche, ha concepito il Well ispirato dal successo delle attività di self-care come SoulCycle e dalla diffusione della meditazione buddhista nel mainstream. Integra pratiche di meditazione nella liturgia cristiana domenicale, ritenendo che queste pratiche aiutino a connettere ciò che è stato ascoltato mentalmente con il cuore. Bjerke cita i Padri e le Madri del Deserto del III secolo come esempi di come la preghiera e la meditazione siano stati parte integrante della vita spirituale cristiana fin dall'inizio. La chiesa offre anche meditazioni guidate tramite un'app dedicata. Questi sforzi riflettono un desiderio di rispondere alle esigenze di una città come New York, dove molti cercano un equilibrio tra spiritualità e benessere fisico e mentale.
Nonostante le critiche sulla possibilità che un focus eccessivo sul benessere possa trasformarsi in una teologia della prosperità, orientata cioè all’individualismo e all’autorealizzazione, Bjerke e altri sottolineano l'importanza di offrire un sostegno reale e una comunità autentica in un'epoca di crescente bisogno di connessione e cura personale.
Southern Baptists narrowly reject formal ban on churches with any women pastors - APN
La Southern Baptist Convention (SBC), la più grande denominazione del paese ed evangelica, ha recentemente respinto una proposta di emendamento alla sua Costituzione che avrebbe esplicitamente vietato alle chiese di avere donne come pastore. Nonostante il sostegno della maggioranza dei delegati (61%), la misura non ha raggiunto la necessaria supermaggioranza dei due terzi. Questa decisione si inserisce in un contesto di dibattito continuo all'interno della SBC riguardo ai ruoli delle donne nella leadership ecclesiastica.
Attualmente, la SBC già limita il ruolo di pastore agli uomini, ma l'emendamento cercava di fissare questa restrizione nella costituzione. Gli oppositori dell’emendamento, però, non sostenevano l’apertura alle donne, bensì che i meccanismi esistenti consentono già alla SBC di espellere le chiese che affermano che le donne possono ricoprire posizioni pastorali, come dimostrato dai recenti episodi di espulsione, come quello della First Baptist Church di Alexandria, in Virginia e Saddleback in California.
Oltre alla controversa votazione sui pastori donne, durante l'assemblea annuale a Indianapolis la convention ha affrontato anche altre questioni significative. In particolare, ha approvato una risoluzione che mette in guardia contro l'uso della fecondazione in vitro (IVF), citando preoccupazioni etiche legate alla distruzione degli embrioni congelati. Questa risoluzione, in linea con le sue posizioni storiche sulla persona fetale e l'opposizione all'aborto, rappresenta comunque un passo verso una maggior radicalizzazione e il pieno sostegno all’idea che gli embrioni siano persone. L'assemblea ha anche evidenziato le sfide in corso all'interno della SBC, inclusa la gestione delle riforme contro gli abusi sessuali. Nonostante le richieste di azione, in particolare per l'istituzione di un database per monitorare gli autori di abusi, progressi significativi non sono ancora stati compiuti.
Infine due vicende che intersecano in modo diverso RELIGIONE e POLITICA e guardano anche alle dinamiche che porteranno alle prossime elezioni presidenziali di novembre.
How an anti-terror bill could strip Muslim social justice NGOs of nonprofit status - RNS
Il Senatore John Cornyn del Texas ha proposto una legge che amplierebbe i poteri dell'IRS per revocare lo status di esenzione fiscale a qualsiasi organizzazione non profit accusata di sostenere il terrorismo. Questo ha sollevato preoccupazioni tra accademici, leader della giustizia sociale e religiosa, e esperti di islamofobia, che temono che la proposta possa essere strumentalizzata per scopi anti-islamici e anti-palestinesi. Secondo gli oppositori, la legge potrebbe avere un impatto devastante su ONG che operano nel sostegno umanitario e sociale, specialmente quelle che supportano i palestinesi a Gaza.
Durante un webinar ospitato dall'Institute for Social Policy and Understanding, il professor Gerald FitzGerald della Schar School of Policy and Government presso la George Mason University ha sottolineato come la disinformazione abbia portato a una serie di azioni legislative che danneggiano la reputazione delle legittime organizzazioni caritative musulmane americane.
Secondo il Council on American-Islamic Relations e altri gruppi di advocacy, la motivazione dietro questa legislazione deriva da "accuse infondate secondo cui alcune organizzazioni non profit e gruppi di difesa studenteschi palestinesi e ebraici, critici nei confronti del governo israeliano e sostenitori dei diritti umani palestinesi, sono collegati a organizzazioni terroristiche straniere designate".
La legge, nota come SB4136, darebbe al segretario del Tesoro il potere unilaterale di revocare lo status di non profit di un'organizzazione sospettata di sostenere il terrorismo, senza la necessità di prove concrete. Questo suscita seri timori per i diritti civili, come sottolineato da Kia Hamadanchy, consigliere senior di politica presso l'American Civil Liberties Union (ACLU), che ha evidenziato come la legge minerebbe il dovuto processo legale e potrebbe essere utilizzata per sopprimere la società civile e limitare la libertà di protesta, anche sui campus universitari.
Why the swing state faith voters who really matter in 2024 aren’t evangelicals - RNS
Mentre Evangelici e nazionalisti cristiani sono spesso al centro delle notizie, non sono così numerosi o influenti quanto altri gruppi religiosi negli stati cruciali dove si deciderà l'elezione. Entrambi i candidati sono visti meno favorevolmente rispetto al 2020, sebbene Trump sia diventato più popolare tra gli evangelici e Biden ha guadagnato consensi tra i "nones". A livello nazionale, alcuni gruppi religiosi saranno corteggiati dalle campagne come parte delle operazioni di mobilitazione, ma si tratta di blocchi di voti già pressoché decisi. Ma il divario tra i due partiti è più stretto tra cattolici e mainliners, rendendoli il vero obiettivo.
La Pennsylvania, ad esempio, stato natale di Biden, non sostiene il presidente, nonostante le sue radici locali e la fede cattolica. Un sondaggio ha mostrato che Trump ha un leggero vantaggio tra i cattolici e un supporto significativo tra i protestanti, mentre Biden è preferito tra coloro che seguono altre religioni o sono atei/agnostici. La situazione riflette una generale insoddisfazione e la sfida di Biden nel conquistare il voto cattolico, nonostante la sua fede.
In Georgia, la religione ha un ruolo storico nel determinare i risultati politici, con una forte influenza degli Evangelici bianchi e dei Protestanti neri. In Arizona e Nevada, la politica religiosa sta emergendo come un fattore significativo, con Trump che cerca il sostegno degli evangelici attraverso eventi e attività con le chiese. Tuttavia, questa strategia non ha ancora portato a risultati elettorali significativi a livello nazionale, con elettori indipendenti che ora rappresentano una parte crescente dell'elettorato. Il Michigan ha visto uno spostamento politico, con un elettorato religiosamente diversificato che include cattolici, protestanti e una popolazione musulmana significativa. Il sostegno alle presidenziali del 2024 è incerto, con l'affluenza dei votanti Neri che potrebbe essere determinante. Infine, nel Wisconsin circa la metà degli elettori si identifica come protestanti mainline o cattolici. I non affiliati costituiscono un altro quarto.