Che eccezionalmente questo mese esce di sabato anziché domenica per nessun’altra ragione se non che chi vi scrive è fusa e s’è sbagliata, ma ormai l'aveva programmata e annunciata…it is what it is.
In questo numero:
Come sempre, tutti i link alle fonti di queste storie sono in fondo alla pagina. Trovate le rassegne dei mesi precedenti in homepage.
Michigan, le primarie e la comunità Arabo-Musulmana
Iniziamo con uno sguardo alle vicende che coinvolgono la comunità Arabo Musulmana del Michigan, argomento già trattato nella Rassegna Stampa di Dicembre ma che merita un aggiornamento, vista la sua rilevanza attuale. Il prossimo martedì, 27 Febbraio, in Michigan si terranno le primarie sia repubblicane sia democratiche. Sappiamo bene che, in questo momento dell’anno elettorale, le strade sono già tracciate (salvo sorprese clamorose nei prossimi mesi), ma l'evento rimane comunque di un certo interesse per diverse ragioni.
In primo luogo, il Michigan è uno degli stati considerati cruciali per l'esito delle prossime elezioni presidenziali, un cosiddetto swing state in cui il risultato a favore del candidato repubblicano o democratico è tutt'altro che scontato fino all'ultimo momento, con una competizione testa a testa. Altri stati simili in questa tornata elettorale includono Wisconsin, Pennsylvania, Arizona, Georgia, Nevada, e forse North Carolina—dimenticatevi quindi gli storici Ohio o Florida.
In secondo luogo, il Michigan ospita la più vasta comunità Arabo Musulmana degli Stati Uniti, con la città di Dearborn che nel 2023 è diventata la prima città americana in cui la maggioranza della popolazione è di origine araba, e la città di Hamtramck che dal 2022 è guidata da un’amministrazione interamente Musulmana. La comunità Arabo Musulmana ha svolto un ruolo importante nella vittoria di Biden in Michigan nel 2020, ma negli ultimi mesi il sostegno al Presidente è stato messo in discussione a causa delle decisioni del governo statunitense in merito alla guerra a Gaza e al sostegno ad Israele.
Nel mese di dicembre, i leader musulmani provenienti da diversi stati chiave come Michigan, Minnesota, Arizona, Wisconsin, Florida, Georgia, Nevada e Pennsylvania si sono riuniti proprio a Dearborn per lanciare la campagna nazionale #AbandonBiden, mirata a contrastare la rielezione del Presidente. Questa iniziativa mira a coordinare gli sforzi in tutti gli stati cruciali "per garantire che i musulmani americani si mobilitino e che il signor Biden perda ognuno di essi", come sottolineato da Hassan Abdel Salam, professore presso l'Università del Minnesota e membro della Coalizione. Abdel Salam ha sottolineato il peso elettorale della comunità musulmana, dichiarando che "dietro di me ci sono 111 voti elettorali. L'ultima volta Biden ha vinto per soli 74 voti".
All'inizio di febbraio, si è tenuto un incontro (a porte chiuse, ma di cui sono trapelate registrazioni confermate come vere) tra rappresentanti dell'amministrazione Biden, in particolare il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Jon Finer, e rappresentanti della comunità Arabo-Musulmana del Michigan. La settimana precedente, funzionari della campagna elettorale di Biden, tra cui la campaign manager Julie Chávez Rodríguez, si erano recati in Michigan per un meeting simile, incontrandosi anche con la deputata democratica di origine Palestinese Rashida Tlaib. Tuttavia, il sindaco di Dearborn Abdullah Hammoud e altri funzionari locali hanno rifiutato l'incontro, dichiarando di preferire dialogare direttamente con i politici anziché con gli emissari della campagna elettorale. Da qui la visita di Finer, che tuttavia non ha portato a significativi progressi. Abraham Aiyash, deputato democratico alla Camera dei Rappresentanti del Michigan, ha sottolineato la necessità di un cambiamento nelle politiche, affermando che "non ci saranno altri incontri se non ci sarà un cambiamento nella politica". Intanto, Abbas Alawieh, un ex assistente al Congresso, ha criticato l'amministrazione per il ritardo nell'incontrare la comunità di Dearborn, definendolo oltraggioso.
Nel frattempo, un gruppo di leader arabo-americani e musulmani ha lanciato una nuova campagna dal Michigan, invitando i democratici a votare "Uncommitted" nelle primarie democratiche di martedì. Pur essendo una mossa apparentemente simbolica, potrebbe comunque mettere in difficoltà il presidente Biden. Osama A. Siblani, editore di The Arab American News, ha dichiarato "Sono coinvolto in questa comunità da 40 anni. Non sarò in grado di convincere la mia comunità a votare per Biden in alcun modo. Non lo faranno".
A livello nazionale, la comunità musulmana conta circa 3,45 milioni di individui, di cui più di 2 milioni sono adulti. Un sondaggio condotto lo scorso autunno ha rilevato che solo il 17% degli arabi americani aveva intenzione di votare per il presidente, segnando un calo significativo rispetto al 59% che lo aveva supportato nel 2020. Questi dati sono rilevanti considerando che, secondo un'analisi condotta da Axios sui risultati delle elezioni del 2020, Biden ha vinto in Michigan (dove risiedono circa 278.000 arabi americani) con un margine di soli 154.000 voti. In Georgia, dove la comunità araba americana conta almeno 57.000 individui, Biden ha ottenuto la vittoria con un vantaggio di 11.800 voti.
Intanto, in un contesto già particolarmente complesso, il Wall Street Journal ha ritenuto di pubblicare un editoriale intitolato “Benvenuti a Dearborn, la capitale Americana della Jihad. Imam e politici della città del Michigan si schierano con Hamas contro Israele e con l'Iran contro gli Stati Uniti” a commento delle manifestazioni pro-Palestina tenutesi in città. I deputati statali democratici Alabas Farhat e Abraham Aiyash hanno condannato l’articolo come "razzista e islamofobico" in una risoluzione presentata alla Camera, chiedendo al Wall Street Journal di ritirare l'articolo e scusarsi con la città. La risoluzione è stata deferita alla commissione statale, ma non è stata votata. Le autorità hanno dichiarato di aver aumentato la presenza della polizia in città dopo la pubblicazione dell'articolo. Il governatore del Michigan, Gretchen Whitmer, ha definito l'articolo "crudele e ignorante". In un tweet riferito a Dearborn, il Presidente Joe Biden ha condannato "l'odio in tutte le sue forme". "Gli americani sanno che incolpare un gruppo di persone basandosi sulle parole di pochi è sbagliato", recitava il post di Biden. "Questo è esattamente ciò che può portare all'islamofobia e all'odio anti-arabo, e non dovrebbe accadere ai residenti di Dearborn - o in nessuna città americana."
Ruolo Hindu in Società e Politica
Anche con il secondo tema, entriamo nuovamente in contatto con una questione già affrontata negli scorsi mesi, che riguarda una comunità Americana in rapida crescita: quella dei fedeli Induisti e/o di origine Indiana.
Due dei principali contendenti alle primarie repubblicane, Vivek Ramaswamy e Nikki Haley sono di origine Indiana e nel caso di Ramaswamy di fede Induista. Ma non sono gli unici nel panorama politico statunitense. Religion New Service ha intervistato tre new entries, candidati democratici alle prossime elezioni per il congresso: Rishi Kumar per il 16° distretto della California, Bhavini Patel per il 12° della Pennsylvania e Suhas Subramanyam, già membro del Parlamento statale, per il 10° della Virginia. La crescente influenza politica della comunità Americana Hindu è diventata evidente nel 2019, quando circa 50.000 persone si sono radunate presso lo stadio NRG di Houston per assistere all'incontro tra il presidente Trump e il primo ministro indiano Narendra Modi. Lo scorso anno, una proposta di legge controversa nello stato della California, volta a contrastare la discriminazione di casta, ha dimostrato la crescente capacità dei gruppi di pressione e dei politici induisti in tutto il paese. Sia gli oppositori che i sostenitori del disegno di legge hanno mobilitato l'opinione pubblica e i media per le rispettive cause, culminando con il veto del governatore Gavin Newsom a ottobre.
Rishi Bhutada, tesoriere del Hindu American PAC, ha dichiarato a RNS che gli induisti americani, tradizionalmente orientati verso i Democratici, stanno diventando sempre più concentrati nel sostenere candidati che comprendono le loro specifiche esigenze, dalle questioni sull'induofobia alle risoluzioni sull'immigrazione. "Undici anni fa, se qualcuno fosse stato induista, lo avrei sostenuto solo perché volevo un induista in carica", ha detto Bhutada. "La comunità sta diventando molto più selettiva nei confronti dei candidati."
Negli ultimi dieci anni, gli americani induisti hanno avuto una gamma crescente di candidati provenienti dalla loro comunità, dalle elezioni locali fino al Congresso degli Stati Uniti. Nel 2013, Tulsi Gabbard è diventata la prima induista eletta al Congresso, rappresentando i Democratici. Quattro anni dopo, i democratici Raja Krishnamoorthi dell'Illinois e Ro Khanna della California sono stati eletti. "Quando (Gabbard) ha vinto, ha aperto gli occhi a tutti che 'Ehi, un induista può essere eletto al Congresso'", ha aggiunto Bhutada. "Da allora, abbiamo visto induisti essere eletti non solo al Congresso, ma anche a livello statale. Ciò indica che gli induisti possono vincere praticamente in qualsiasi parte del paese."
Il crescente ruolo politico degli Americani di origine Indiana e/o di fede Induista riflette chiaramente una maggior presenza e soprattutto visibilità all'interno della società statunitense. Murali Balaji, su Religion News Service, ha esaminato il ruolo dei templi Hindu nelle comunità americane, sottolineando come i modelli tradizionali di culto induista dovrebbero evolversi per adattarsi alle esigenze della nuova generazione, passando da soli luoghi di culto, a veri centri culturali.
Per Balaji è questo ad esempio il caso del tempio BAPS Swaminarayan Akshardham, inaugurato lo scorso ottobre a Robbinsville, New Jersey. Con i suoi 183 acri e la struttura imponente, è diventato il secondo tempio più grande al mondo, dopo quello di Angkor Wat in Cambogia. La costruzione del tempio è stata oggetto di controversie. Durata oltre un decennio, ha coinvolto oltre 12.500 volontari da tutto il mondo. Alcuni di loro hanno intentato cause contro l'organizzazione responsabile della costruzione, accusandola di sfruttamento della manodopera e di perpetuazione della discriminazione di casta, anche sul suolo americano.
Il tempio, nota Balaji, si pone come un vero e proprio centro culturale, aperto non solo a diverse attività, ma anche a chiunque voglia parteciparvi, che sia Induista o meno. Altri templi induisti, tra cui il Tempio Induista del Minnesota, con sede a Maple Grove, e il Tempio Sri Siva Vishnu a Lanham, nel Maryland, appena fuori da Washington, hanno abbracciato questo modello che rappresenta per Balaji l'anima autentica della pratica induista, che si evolve per abbracciare una visione più ampia e inclusiva, lontana dalle forme meramente ritualistiche del passato.
Capodanno Lunare Cinese
Uno dei temi ricorrenti nella nostra Rassegna Stampa è quello delle festività e rituali che si celebrano (anche) sul territorio Statunitense e rispecchiano la miriade di culture, fedi e tradizioni che vivono nel paese. Questo mese è stata la volta del cosiddetto Capodanno Cinese, o Capodanno Lunare, le cui celebrazioni sono culminate il 10 Febbraio.
Una delle due maggiori comunità Cino-Americane vive in California (l’altra a New York). Nel 2023, per la prima volta negli Stati Uniti, il Capodanno lunare è stato riconosciuto come giorno festivo ufficiale in California, una designazione vista soprattutto come un gesto di solidarietà in un crescente contesto di discriminazione e insofferenza nei confronti della comunità di origine asiatica.
Il Golden State celebra le festività del Capodanno Lunare con festival con danze dei leoni ed esposizioni di arti floreali nella città di San Marino, e l'attesissima parata del capodanno lunare del Golden Dragon a Los Angeles. Oltre 100.000 partecipano alla sfilata, che si svolge da 124 anni. In altre città come San Francisco e Boston, altrettante tradizioni ormai decennali vengono portate avanti. Nel quartiere cinese di Boston le attività locali pongono offerte fuori dalle loro porte, per attirare i draghi e ricevere le loro benedizioni. Questo rituale, profondamente radicato nella tradizione culturale, trasforma il quartiere in un vivace tableau di movimento e colore, coinvolgendo la comunità e i visitatori in una dinamica celebrazione di rinascita e gratitudine. A San Francisco la Parata del Capodanno Cinese, cui quest’anno ha partecipato l’attrice Awkwafina, prevede fuochi d'artificio cerimoniali di apertura e la presenza del drago, figura centrale nei festeggiamenti, simbolo di fortuna, saggezza, forza e potere.
Oklahoma (+ Nebraska) e la Separazione tra Chiesa e Stato
Voglio portarvi ora alcune storie che toccano il tema della libertà religiosa e della separazione tra Chiesa e Stato, argomenti recentemente affrontati nella nostra newsletter God in the West Wing. Tre storie provenienti dall’Oklahoma, e una quarta dal vicino Nebraska, ci ricordano quanto sia attuale e delicato il dibattito su questo tema in questo momento storico.
Nelle ultime giornate del 2023, il deputato statale dell'Oklahoma, Jim Olsen, ha proposto un progetto di legge che richiederebbe a ogni scuola pubblica di esporre la sua versione dei Dieci Comandamenti in ogni aula. Olsen, insegnante di scuola domenicale e laureato presso il Free Gospel Bible Institute, ha redatto il progetto di legge che, se approvato, richiederebbe alle aule di esporre una copia dei Dieci Comandamenti, con dimensioni non inferiori a 40x50 cm, secondo la versione selezionata e modificata da lui stesso. Mentre esistono infatti varie interpretazioni e versioni della Bibbia, il progetto di legge di Olsen ha scelto di non solo adottare la versione dei Dieci Comandamenti dalla Bibbia di Re Giacomo, ma di modificarli anche. Un disegno di legge simile, respinto lo scorso anno in Texas, prevedeva anch'esso una versione modificata dei Dieci Comandamenti.
I leader cattolici in Oklahoma stanno procedendo con i piani per avviare il primo network nazionale di scuole pubbliche pagate con le tasse dei contribuenti ma di ispirazione religiosa, che secondo alcuni studiosi di diritto viola il principio di separazione. La scuola è al centro di cause legali in due tribunali statali dell'Oklahoma. Diversi osservatori si aspettano che la questione finirà per essere esaminata nei tribunali federali, con una forte probabilità che alla Corte Suprema degli Stati Uniti verrà chiesto di decidere un caso che potrebbe avere conseguenze significative per la separazione tra Chiesa e Stato.
Intanto, nella sede del Parlamento dell’Oklahoma sono cominciati i servizi di culto settimanali organizzati dall’iniziativa My God Votes, già attiva nel palazzo del governo del Texas. Ogni lunedì alle 18:00, nella sede del Campidoglio di Oklahoma City, legislatori e cittadini si riuniscono sotto la guida di un ministro che tiene un sermone, per preghiere e inni. Il reverendo James Buntrock, direttore esecutivo di My God Votes e pastore associato presso la Glorious Way Church di Houston, ha spiegato che il culto di My God Votes vuole creare momenti di preghiera e interazione tra cittadini cristiani e i loro rappresentanti eletti. My God Votes si presenta come un movimento che invita le persone a comprendere che Dio è di parte in ogni questione politica e che quando votano, Dio vota attraverso di loro. Buntrock ha detto che i servizi di culto sono progettati per incoraggiare i pastori e le loro congregazioni a sentirsi a proprio agio andando al Campidoglio dello stato per interagire e costruire relazioni con i loro leader eletti.
E intanto legislatori repubblicani nel Nebraska hanno presentato una serie di progetti di legge al comitato per l’istruzione della legislatura statale. L’elenco include un disegno di legge che darebbe ai genitori un maggiore controllo sui libri e sui programmi delle biblioteche scolastiche e un altro che consentirebbe agli studenti delle scuole pubbliche di ricevere crediti scolastici per frequentare lezioni religiose fuori dalla scuola. Un’altra misura potrebbe modificare i finanziamenti scolastici per inserirli nelle tasse scolastiche private, vietando allo Stato di interferire nel curriculum o nelle convinzioni delle scuole private.
Questi progetti di legge fanno parte di una più ampia strategia repubblicana a livello nazionale che prende di mira una serie di questioni culturali nell’istruzione, compresi i programmi sulla diversità, l’equità e l’inclusione e il tipo di libri ammessi nelle biblioteche scolastiche. I funzionari conservatori di tutto il Paese hanno cercato sempre più di limitare il tipo di libri a cui sono esposti i bambini, compresi i libri che affrontano il razzismo strutturale e le questioni LGBTQ+.
Varia
Per chiudere, tre notizie diverse.
Su The Conversation è possibile leggere un interessante saggio sul rapporto tra le varie confessioni religiose e le convinzioni circa la morte e il rapporto tra corpo morto e ambiente. Il punto di partenza è una notizia di queste settimane: l’invio di ceneri umane sulla Luna sul primo lander lunare commerciale, Peregrine 1, l’8 gennaio 2024, un fatto che ha suscitato diverse polemiche. In particolare, Buu Nygren, presidente della Navajo Nation, si è opposto, affermando che “la luna occupa un posto sacro” nelle tradizioni Navajo e in altre tradizioni tribali e non dovrebbe essere profanata in questo modo. L'interno del lander doveva essere una sorta di “sepoltura spaziale” per i resti di circa 70 persone. Ognuna delle famiglie aveva pagato oltre 12.000 dollari per un memoriale permanente sulla Luna. In risposta all’obiezione dei Navajo secondo cui lo sbarco di ceneri sulla Luna costituiva una profanazione, l’amministratore delegato di Celestis, la società che ha pagato le capsule contenenti le ceneri, ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea che il lancio di contenitori di ceneri umane sulla Luna è “l’antitesi della profanazione, è una celebrazione.” Il lander non è riuscito ad atterrare sulla Luna ed è esploso prima, ma il tema rimane rilevante e controverso sotto molteplici punti di vista, dalla commercializzazione e colonizzazione dello spazio all’idea di sacralità legato a una terra o a un satellite.
Con una decisione, presa 8 voti a 1, che ha scosso gran parte del Paese, la Corte Suprema dell’Alabama ha sancito che gli embrioni congelati sono da considerarsi bambini non ancora nati. La decisione ha scatenato immediate conseguenze nel campo della medicina riproduttiva e della fertilità nello Stato: la University of Alabama at Birmingham, una rinomata istituzione di ricerca e centro medico accademico, nonché il principale fornitore di servizi sanitari dello stato, ha immediatamente interrotto le procedure di fecondazione in vitro in seguito alla pronuncia.
La decisione fa riferimento al “linguaggio antiabortista della Costituzione dello Stato”. Ma il giudice capo della corte, Tom Parker, per spiegare la sua determinazione si è basato su qualcosa di più della Costituzione e dei precedenti legali.
“La vita umana non può essere distrutta ingiustamente senza incorrere nell’ira di un Dio santo”, ha scritto nella sua opinione concordante, che invoca il Libro della Genesi e il profeta Geremia e cita a lungo gli scritti di teologi del XVI e XVII secolo.
“Anche prima della nascita”, ha aggiunto, “tutti gli esseri umani hanno l’immagine di Dio, e la loro vita non può essere distrutta senza cancellare la sua gloria”. Le sue divagazioni teologiche mostrano chiaramente il motivo per cui il giudice è da tempo lodato dai gruppi legali conservatori e dagli attivisti anti-aborto — nonché fonte di apprensione tra i critici che lo considerano guidato più dalla dottrina religiosa che dalla legge.
Infine, una storia che ci fa da volano per il prossimo numero della newsletter. Religion News Service torna sul tema dei Nones, di cui abbiamo parlato nella newsletter Losing my Religion: coloro che non hanno alcuna affiliazione religiosa ufficiale: atei, agnostici, ma anche tutta una gamma di posizioni spirituali o alternative. In particolare, RNS esplora la realtà dei giovani Afroamericani Nones e come lasciare una congregazione religiosa non sempre coincida con un taglio netto col passato. RNS considera tre storie.
Rogiérs Fibby, che si descrive come agnostico, ateo e umanista laico, cresciuto nella denominazione Protestante della Moravian Church, è ora a capo della sezione di Washington D.C. del Black Secular Collective, ma continua a considerarsi "culturalmente cristiano". Felicia Murrell, che ha servito nella leadership della chiesa in una serie di denominazioni per oltre due decenni, oggi si considera “interspirituale”, ma ha anche detto a RNS: “Il cristianesimo è la mia lingua madre”. William Matthews, artista della Bethel Music, ha lasciato la chiesa per circa sei anni, a partire dal 2016. Oggi è il direttore musicale alla New Abbey, una chiesa progressista e inclusiva nei confronti delle persone LGBTQ a Los Angeles, dove ex evangelici e persone senza affiliazione religiosa partecipano regolarmente. “Non abbiamo il privilegio di non aver bisogno di Dio, o di qualche tipo di Dio o di spiritualità”, ha detto Matthews riguardo ai neri americani.
Secondo uno studio del Pew di gennaio, del circa 20% dei Neri Americani che non hanno alcuna affiliazione religiosa circa un terzo crede nel Dio della Bibbia e più della metà crede in qualche altro potere superiore. L’88% crede che gli esseri umani abbiano un’anima o uno spirito, il 71% si considera spirituale e, in base a quasi tutti gli altri parametri religiosi o spirituali – fede nel paradiso e nell’inferno, preghiera quotidiana – i Nones Neri risultano più coinvolti religiosamente rispetto ad altri non affiliati
I numeri da soli però non spiegano perché questo gruppo sembra mantenere attaccamenti religiosi, o che tipo di comunità abbracciano al di fuori della chiesa. Secondo alcuni esperti, il ruolo centrale svolto dai gruppi religiosi nel garantire i diritti civili è parte del motivo per cui Black Nones conservano elementi di religiosità. “Se pensiamo al movimento per i diritti civili, alla Ricostruzione e alla fine della schiavitù: era importante in quei momenti storici identificarsi con queste istituzioni per ragioni sociali ed economiche”, ha affermato Teddy Reeves, curatore della sezione Religione presso il National Museo di storia e cultura afroamericana. “Significava sicurezza. Era un modo di fare comunità. Era un modo per dare significato a ciò che accadeva nella loro vita quotidiana”.
Mentre i Neri non affiliati continuano ad abbandonare le istituzioni religiose che storicamente sono servite da veicoli per il cambiamento sociale, le risposte a queste domande potrebbero avere implicazioni più ampie per il futuro dell’attivismo Black. In alcuni luoghi sono già emerse realtà che offrono comunità e attivismo. Intorno al 2010, Fibby ha utilizzato i social media per connettersi con altri Black Americans che, come lui, cercavano forma di appartenenza al di là della religione. Come leader della sezione DC del Black Secular Collective, Fibby entra in contatto ogni giorno con persone che la pensano allo stesso modo e si attivano per lavoro di volontariato e partecipazione a marce e proteste.
Save the Date
E allora, come detto questa ultima storia ci porta dritti al tema che esploreremo nella prossima puntata di The God Gap, in uscita Sabato prossimo, 2 Marzo. Ci occuperemo infatti della storia della Black Church; sarà il nostro modo di omaggiare il Black History Month, che si celebra in Febbraio.
E in tanto negli Stati Uniti…
Oggi, Sabato 24 Febbraio, si svolgono le primarie repubblicane in South Carolina. Gli osservatori si aspettano che Nikki Haley, ex governatrice dello Stato e secondo i sondaggi in svantaggio rispetto a Trump di 30 punti, si ritiri dopo questa giornata.
Qualche Link alle Fonti
Michigan
NYT In Private Remarks to Arab Americans, Biden Aide Expresses Regrets on Gaza
Guardian ‘It could cost him the election’: Muslim and Arab Americans reject Biden’s ‘inept’ outreach
AP News Opinion piece about Detroit suburb is ‘racist and Islamophobic,’ Democrats say
Hindu
RNS How Hindu temples can become community pillars in a changing America
Capodanno Cinese
TIME How the U.S. is marking Lunar New Year
Oklahoma e Nebraska
RD Oklahoma bill would violate basic freedoms, rewrite the ten commandments
NCR Taxpayer-funded Oklahoma Catholic school likely to draw Supreme Court review
New initiative brings weekly Christian worship service to Oklahoma Capitol
AP News Conservative Nebraska lawmakers push bills that would intertwine religion with public education
Varia
The Conversation Why having human remains land on the Moon poses difficult questions for members of several religions
NYT The Alabama Chief Justice Who Invoked God in Deciding Embryo Case