L'estate volge al termine, a Chicago si è conclusa la Convention Democratica che ha ufficialmente designato Kamala Harris e Tim Walz come candidati alle presidenziali di novembre e per tanti versi la campagna elettorale comincia—o ricomincia—ora. Le carte sono sul tavolo, il 10 settembre si terrà il dibattito tra Trump e Harris, uno snodo probabilmente molto importante; insomma saranno settimane intense e interessanti.
Noi chiudiamo questo agosto con l'ultima pillola del nostro viaggio estivo nella campagna elettorale visitando lo Stato di cui Tim Walz è Governatore e raccontando una storia e una realtà che si intrecciano strettamente con la campagna e con la Convention appena conclusa.
Se seguite (come è probabile se siete qui) la politica americana, ci sono buone probabilità che nelle ultime settimane abbiate sentito l’espressione “Minnesota Nice”. Del Minnesota è Governatore Tim Walz, scelto da Kamala Harris come suo running mate e potenziale Vicepresidente. Nato nel vicino Nebraska, Tim Walz ha passato gran parte della sua vita, come insegnante prima e politico poi, nello Stato delle Twin Cities, e dello spirito, quanto meno mottesco, di quello Stato è parso–da quando è improvvisamente emerso a livello nazionale da semi sconosciuto che era–l’incarnazione più paradigmatica, al limite della mascotte.
Il Minnesota Nice, infatti, è uno stereotipo associato con la popolazione della Stella del Nord–come suona il motto del Minnesota, Etoile du Nord (unico motto in francese tra quelli dei 50 Stati, la maggior parte sono in latino o inglese) a significare stabilità, un punto fermo. E in fondo anche Minnesota Nice ricorda caratteristiche simili attribuibili ai suoi abitanti: gentilezza, disponibilità, affidabilità, il tutto forse anche un po' smaccatamente di facciata, come strumento per evitare discussioni e scontri (passive aggressive, si direbbe), ma comunque con una sua genuinità (Francesco Costa ha fatto un paragone con il nostro “Piemontesi falsi e cortesi” e–da Piemontese io stessa–suona calzante). Nell’immaginario pop, il Minnesota è associato soprattutto a Fargo, il film dei fratelli Coen (Minnesotan anche loro) e la più recente serie TV: allo stesso tempo rappresentazione stridente, ma calzante del Minnesota Nice.
Il Minnesota Nice non sembra esser stato molto interiorizzato, tuttavia, dalle parti di Lino Lakes, zona suburbana a nord delle Twin Cities. Durante la scorsa primavera, la cittadina di poco più di 20mila anime è stata protagonista di un'aspra battaglia, combattuta a suon di frequentatissime assemblee cittadine, gruppi facebook e manifestazioni in stile nimby, che ha visto fronteggiarsi un costruttore e una larga parte dei residenti: oggetto del contendere, un progetto edilizio di costruzione di un nuovo quartiere con circa 400 nuove unità abitative e varie attività commerciali da costruirsi sul terreno di una fattoria i cui proprietari avevano deciso di vendere.
Fin qui, nulla di eccessivamente strano o nuovo. Senonché.
Il progetto in questione, Madinah Lakes, era stato pensato da uno sviluppatore di nome Faraaz Yussuf, progettato da un architetto di fama di Minneapolis, Dean Dovolis, e veniva presentato come un quartiere Muslim friendly, che prevedeva anche la costruzione di una Moschea di meno di 4mila mq.
Ora, qui conviene aprire una parentesi–che però una parentesi non è, trattandosi di un tema piuttosto rilevante, ancor più di questi tempi.
Il Minnesota è casa per una delle comunità musulmane tra le più ampie degli Stati Uniti. Se i Musulmani a livello nazionale rappresentano circa l’1% della popolazione, in Minnesota si arriva al 2%, poco più di 100mila persone. Siamo sui numeri del Michigan, la cui comunità Arabo musulmana è particolarmente nota e attiva, soprattutto per rappresentare la maggioranza della popolazione in cui alcune realtà e per essere divenuta protagonista dell’amministrazione di queste città. (Percentuali più elevate, tra il 3 e il 4% si riscontrano in Illinois, New York, New Jersey, Maryland).
In particolare, la comunità musulmana del Minnesota è in larga parte composta da rifugiati o dalle loro famiglie e discendenti. Ancora nel 1992 i Musulmani rappresentavano lo 0,1% della popolazione, circa 5mila persone. Nel corso degli anni Novanta e dei primi anni Duemila, si sono verificati importanti flussi migratori in larga maggioranza dalla Somalia, ma anche da Sudan, Etiopia, Bosnia.

Il progetto di Madinah Lakes era di fatto un progetto di sviluppo edilizio urbano come molti altri, secondo il costruttore presentato come Muslim friendly allo stesso modo in cui alberghi sono brandizzati come family friendly o LGBTQ+ friendly: non esclusivo, sebbene attento alle esigenze specifiche e safe.
D’altra parte, negli ultimi anni si sono moltiplicati gli attacchi nei confronti della comunità musulmana in Minnesota (e non solo) e la situazione è ulteriormente peggiorata nell'ultimo anno, con molteplici attacchi alle moschee in particolare tra Minneapolis e St. Paul. Questa accelerazione si è avuta da quando (come abbiamo visto in passato su The God Gap) Minneapolis è divenuta, nell’aprile dello scorso anno, la prima città del paese ad autorizzare la chiamata alla preghiera, l’Adhan, trasmessa tramite altoparlanti delle moschee a ogni orario previsto.
In Minnesota si stima esistano circa 80 tra moschee e centri islamici, di cui oltre la metà nelle Twin Cities. Tre dei 13 membri del Consiglio Comunale di Minneapolis che ha approvato l’ordinanza sono essi stessi musulmani. La comunità musulmana del Minnesota è d’altra parte da tempo estremamente attiva sia nella politica nazionale che in quella locale. Il Minnesota è patria del primo membro musulmano del Congresso, Keith Ellison, che ha iniziato a servire come Procuratore generale dello Stato del Minnesota nel 2019, e del primo membro somalo musulmano, la deputata Ilhan Omar. Il Minnesota ha anche uno dei capitoli più attivi del Council on American-Islamic Relations (CAIR) negli Stati Uniti, la cui "missione è quella di migliorare la comprensione dell'Islam, incoraggiare il dialogo, proteggere le libertà civili, rafforzare i Musulmani Americani e costruire coalizioni che promuovano la giustizia e la comprensione reciproca".

Quello che è successo a Lino Lakes può difficilmente essere considerato un esempio di comprensione reciproca o di Minnesota Nice. Accusato di segregazionismo, il progetto è divenuto oggetto non solo di critiche e proteste, ma in maniera crescente di attacchi che difficilmente possono non essere definiti islamofobici che si sono estesi alla comunità nel suo insieme. Approfittando anche del passato non limpidissimo del costruttore, il progetto è stato messo in stand by con un'ordinanza di moratoria di un anno su tutte le costruzioni in quella zona per consentire ulteriori studi circa la compatibilità di nuovi quartieri con le riserve d’acqua e le infrastrutture–forse un po' di Minnesota Nice passive aggressive qui si può vedere.
Dal Minnesota arriva la maggior parte dei delegati uncommitted nel Partito Democratico che nei giorni della Convention hanno promosso, insieme ad altre realtà, le manifestazioni di protesta e hanno dato voce alla drammatica e insostenibile situazione a Gaza. Il movimento uncommitted si è formato tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo, con il prolungarsi della guerra portata avanti da Netanyahu nei confronti dei palestinesi di Gaza e il sostegno, politico e militare, dato dall’amministrazione Biden a questa operazione–pur con certi distinguo. In particolare, gli uncommitted si sono mobilitati durante le primarie che il Partito ha tenuto nei primi mesi dell’anno, quando Biden era comunque il candidato de facto. Si tratta di elettori e di delegati da loro espressi, che in dissenso con le politiche di Biden su Gaza, hanno scelto di non dare il loro voto né a lui né ad altri.
A Chicago erano in totale 30 (su 4.600 delegati totali da tutti gli Stati), di cui il maggior numero, 11, proprio dal Minnesota. Il secondo gruppo più numeroso proveniva dal Michigan, Stato di cui maggiormente si è parlato in relazione agli uncommitted, poiché presenta anch’esso una importante comunità musulmana, in questo caso di origini arabe, e rappresenta uno Stato in bilico–a differenza del Minnesota, fermamente democratico e decisamente progressista. Ma sempre, evidentemente, con un tocco di ambiguo Minnesota Nice.
Save the Date
Se volete approfondire il tema dell’Islam negli Stati Uniti, potete leggere (o rileggere) il numero di The God Gap dedicato al tema.
La storia di Madinah Lake è stata raccontata in questo reportage del New York Times.
The God Gap vi augura una buona fine d’estate e un sereno “rientro”, fisico o mentale che sia.
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